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NON E’ VIETATO ESSERE……..UMANI

NON E’ VIETATO ESSERE……..UMANI

Essere felici richiede coraggio.

Il coraggio di andare oltre la paura, oltre la diffidenza che permea di sè i nostri rapporti.

Ci chiudiamo nelle nostre case chiuse a doppia mandata , dietro delle buie inferriate a parlare con uno schermo 32 pollici.

Il vicino è un potenziale pericolo, la maestra la conosciamo poco e meglio tenerla a distanza.

E cosi’ i bambini hanno di fronte a sè immagini poco edificanti. Noi spesso con la testa china sullo smart phone ci auguriamo per loro un futuro da numeri uno. L’altro è uno con cui competere , uno da tenere a distanza e se necessario da affossare pur di arrivare sul gradino più alto del podio.

“Humanidad , donde fuiste !!!? ” si legge su un muro di Madrid, regalo lasciato dal popolo spagnolo che il 15 di Maggio di qualche anno fa  ha iniziato una lenta e poderosa rivoluzione amorosa.

Noi, la meravigliosa comunità dell’Asilo nel Bosco e della Piccola Polis la stiamo ritrovando l’umanità e ci sentiamo felici.

“Stay human” gridava Vittorio Arrigoni, uno che per l’umanità ha donato la vita e noi di quell’invito ne vogliamo fare un grido da condividere con chi ancora è vittima della paura.

Essere umani significa saper amare gli altri, nutrire in loro fiducia, condividere gioie e fatiche proprio come sta accadendo in questo NOSTRO piccolo pezzo di mondo alle porte di Roma.

C’è da ristrutturare il nuovo Asilo nel bosco e La Piccola Polis e si prende insieme la decisione di farlo noi, ad Agosto, sacrificando parte o tutte le nostre agognate ferie. Decine e decine di persone, famiglie e maestre insieme, iniziano ad attuare questa follia. Faticano insieme mentre i bambini e le bambine giocano gioiosi nei giardino. Le giornate passano in allegria la paura di non fare in tempo ogni tanto fa capolino.

Cominciamo a conoscerci sempre più tra una parete da tinteggiare e una brace da condividere e l’atmosfera si fa familiare. Si chiacchiera e si condividono pensieri. La magia permea di sè l’aria, i corpi sono stanchi ma le anime sempre più leggere. Ora che i lavori stanno per finire la gioia è immensa e le risate vere, sincere e continue innalzano un inno alla follia.

La follia di chi ha rinunciato alle ferie e sono tanti, la follia delle mamme che portano i nonni a dare una mano, di chi finisce di lavorare e si precipita a scuola, di chi ama senza chiedere nulla in cambio.

La follia del maestro Alberto che parte da Torino a piedi, percorre la via Francigena e sceglie come meta finale un anno da vivere come volontario all’asilo nel bosco, quella di Elena che lascia il suo posto fisso a Milano per venire a inseguire un sogno o quella della maestra Luisa che si prende l’aspettativa dalla sua scuola statale per scommettere su una scuola così strana.

L’elenco dei gesti folli prosegue: Daniela affermata attrice di fama mondiale che decide di abbandonare il palcoscenico per donare la sua sapienza e la sua passione ai bambini, la famiglia che si trasferisce da Milano perchè vuole una scuola proprio così, quella delle mamme e dei papà che hanno preferito alla spiaggia il rullo e lo stucco in compagnia, chi viene a montare il palco nella pausa del negozio, chi monta 300 mt di zoccoletto e chi monta mensole alle 10 di sera.

Tutto questo traffico di follia facilita le relazioni e diffonde sorrisi ovunque. Il sogno ora è alimentato da oltre 100 persone e quello che desideriamo di più è condividere e diffondere questo benessere andando oltre i muri della paura e col sorriso tipico di chi sta assaggiando la felicità.

Siate folli e volate oltre la paura, è un viaggio bellissimo e un panorama meraviglioso e ve lo dice uno che ne gode ogni giorno

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