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LE EMOZIONI SE LE CONOSCI LE ABBRACCI, TUTTE!

LE EMOZIONI SE LE CONOSCI LE ABBRACCI, TUTTE!

Per poter leggere questo articolo è necessario passare il seguente test d’accesso. Nell’ultima settimana avete dovuto calcolare una radice quadrata? Nell’ultimo mese è stato importante per voi sapere la data della battaglia delle Termopili ?

Nell’ultimo anno è stato fondamentale per voi sapere la formula del perossido d’azoto ?

Avete avuto a che fare con la gioia, la tristezza o la rabbia nelle ultime due ore ?

Se avete risposto si alle prime tre domande e no alla quarta sappiate che desidero conoscervi di persona e con molta serenità potete anche interrompere qua la lettura.

Se avete risposto almeno due volte no alle prime tre domande e si alla quarta vi do il benvenuto nel fantastico mondo degli esseri umani e il seguito di queste righe penso proprio possa esservi d’aiuto.

Eh si, perché noi esseri umani contrariamente ad alcune teorie dilaganti in ambito accademico, non siamo fatti da una grande  testa e poco altro come per esempio l’amico calamaro ma abbiamo anche un cuore ed altra robetta da non trascurare.

Lungi da me sminuire l’importanza della sfera cognitiva che tanto aiuta l’essere umano a sbrigare alcune faccende importanti ma trattarci come se non avessimo anche altro che la testa mi pare proprio una fesseria. A me piace molto la descrizione che fa Alejandro Jodorowsky dell’uomo come un essere dotato di quattro centri energetici: il cognitivo, l’emotivo, il sessuale creativo, e il materiale.

In questo quadro mi pare saggio prenderci cura di tutti questi quattro centri energetici per sviluppare integralmente il nostro potenziale.

Mi piacerebbe in queste righe approfondire il discorso sulle emozioni che come si evince dalle risposte date ai quattro interrogativi iniziali hanno un peso abbastanza rilevante nella vita di tutti noi.

Anzi mi sento proprio di affermare che si puo’ vivere bene senza sapere alcune di quelle cose per cui magari ci hanno fatto sentire inadeguati a scuola, penso alla data di nascita di Giulio Cesare per esempio, mentre si vive decisamente male se non sappiamo gestire le nostre emozioni.

Esse fanno parte della vita di tutti noi e ,volenti o nolenti , dobbiamo farci i conti possibilmente facendoci amicizia. Parliamoci chiaro, spesso di fronte ad alcune emozioni poco piacevoli, siamo soliti girarci dall’altra parte sperando che la sofferenza se ne vada via da sola. Ma lei non se ne va se non la guardiamo in faccia , resta dentro di noi e cresce fino a diventare patologia nonostante il tentativo di anestetizzarla con farmaci e rimedi vari.

Il problema è che non le conosciamo e decoriamo molte di loro con l’attributo negative. Non esistono emozioni negative, ci sono quelle piacevoli e quelle spiacevoli, ma tutte sono un sostegno nella nostra vita. La paura, la rabbia, l’ansia e le loro amiche ci vogliono bene. Innanzitutto perché ci comunicano che c’è qualcosa che non va nella nostra vita. Lucas Malaysi le chiama segnali esistenziali e io sono proprio d’accordo con lui. Se la mattina prima di andare al lavoro siamo accompagnati da emozioni negative, il messaggio è forte e chiaro “quel lavoro non fa per te, e non fa bene alla tua salute” se invece quando vi addormentate la sera lo fate pensando a quel che di bello vi accadrà domani al lavoro potete serenamente non pensare ad altre occupazioni. Loro fanno il loro mestiere di bussole in questo meraviglioso viaggio che è la vita e a noi tocca solo ascoltarle. Si lo so, non è facile, spesso è piu’ comodo girarsi dall’altra parte, fare finta di niente e andare avanti magari con qualche pasticchetta, o un bicchierino in piu’ o due cannette qua e la. Ma questa strada presenta un conto salato da pagare prima o poi, senza trascurare il fatto che un presente cosi’ non è proprio il massimo che possiamo desiderare. E’ difficile ascoltarle ed è normale che sia così, le cose belle costano fatica. Jean Salem filosofo francese contemporaneo afferma “ Cerchi la felicità ? beh , prendi la prima salita che ti capita”e devo dire che questa sua affermazione non mi sembra affatto peregrina.

Il secondo motivo per cui dovremmo amare tutte le emozioni è che tutte loro, ad eccezione della signora tristezza( magari di lei che è cosi’ bella vi racconto in un articolo specifico) sono una poderosa energia che abbiamo a disposizione per andare avanti e superare i problemi. Eh si, le emozioni servono proprio a questo ,a farci muovere e non è un caso che la sua etimologia ci riporti al verbo latino “moveo”. E allora muoviamoci e facciamo amicizia con loro. Abbracciate la signora rabbia e sappiate trattarla nella giusta maniera. Lei ci segnala che stiamo subendo un’ingiustizia e ci fornisce una energia supplementare per ristabilire la giustizia. Pensate che cosa fantastica, quando ci arrabbiamo grazie alla signora amigdala ,una piccola nocciolina abbarbicata al nostro cervello, riceviamo una sostanza, tipica di ogni emozione che ci permette di essere preparati a gestire quella situazione. E grazie a questa sostanza il nostro corpo si muove, si modifica e si prepara a gestire al meglio quella data situazione. Guardate che succede ai nostri corpi, a come si modificano quando siamo arrabbiati. Stringiamo i pugni, il nostro corpo diventa una corazza e questo accade perché dobbiamo predisporci ad un combattimento( più o meno metaforico) per ristabilire la giustizia. Quando ci spaventiamo il cuore batte forte e il flusso sanguigno si orienta dal centro verso gli arti perché la paura ci prepara a combattere o a fuggire.

Dovremmo essere riconoscenti alle signore emozioni perché sono per noi una bussola e un’energia e fanno il loro lavoro sempre, anche quando non le ascoltiamo. Siamo sempre in tempo a fare amicizia con loro !

Il nostro corpo è una macchina meravigliosa, un ingranaggio perfetto e le emozioni sono il guardiano suo e della nostra anima ma senza la consapevolezza che le emozioni , tutte!, sono delle amiche questa macchina perfetta rischia di guastarsi . E sarebbe un vero peccato !  

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