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La conoscenza non è sufficiente per essere un buon educatore

La conoscenza non è sufficiente per essere un buon educatore

La conoscenza non è un semplice zaino pieno di cose ma un bagaglio di saperi che ti permette di vivere meglio. Sono cresciuto nella periferia di Ostia dove molte persone non avevano studiato e questo rendeva , ovviamente non solo questo, molto complicata la vita. Penso che il sapere debba essere una porta sempre aperta e accessibile a tutti, indipendente dall’età o dalle condizioni economiche. Avendo avuto la possibilità di studiare e avendo visto come questo mi rendesse più consapevole, curioso e sereno, mi sono sempre chiesto come aprire quella porta per tutti. La conoscenza è una bussola che ti guida verso la pace e la felicità. Ed è una bussola sempre a disposizione, non capisco proprio perchè ad un certo punto smettiamo di studiare, a 47 anni sto scoprendo cose fantastiche . La conoscenza si muove verso due direzioni una delle quali veniva proprio trascurata, almeno nella mia esperienza, a scuola e all’ Università.  C è una conoscenza che si proietta verso il fuori , permettendoci di conoscere persone , storie , teorie e pensieri elaborati da altri in diverse epoche e c’è una conoscenza che guarda dentro – Ecco io penso sinceramente che questa sia imprescindibile per trasformare la conoscenza verso il fuori in qualcosa di realmente utile . Questa conoscenza verso il dentro è propedeutica a quella verso il fuori, da questa bisogna partire. Non credo possa servirmi a molto conoscere Dante se non conosco chi sono io, le mie debolezze, i miei punti di forza , il sistema di credenze che orienta le mie scelte e il mio sguardo sulla realtà . Se non hai gli strumenti per guardarti dentro, per curare le tue ferite, per migliorarti ogni giorno, il sapere , anche quello piu’ illuminante ti serve a poco . Certo Dante mi aiuta anche in questo ma c’è un altro sentiero che fa la differenza. A me piace chiamarlo autoeducazione e si nutre di tutte quelle discipline che parlano di benessere . Penso alla psicologia positiva o a quella umanistica, alla neuroeducazione, alla filosofia e soprattutto all’educazione emozionale che le contiene un po’ tutte . Non credo sia saggio che nel percorso formativo di un educatore questi studi siano trascurati, anzi penso proprio che debbano essere il fulcro di qualsiasi percorso di studi . Per me è proprio fondamentale , e per questo lavoro per esempio attraverso ” L’Accademia della Pedagogia Viva ”, affinchè tutti siano facilitati nel percorso di acquisizione di competenze fondamentali come l’autostima, la regolazione emotiva, uno stile esplicativo ottimistico, la perseveranza, la resilienza ecc ecc. Il conoscersi, la conoscenza ci fanno vivere meglio ma credo ad essi debba aggiungersi un’altra parola fondamentale: le relazioni. Devo dire che nel mio quartiere sono stato proprio facilitato nel capire l’importanza delle relazioni. Le situazioni di difficoltà materiali spesso ci motivano a cercare l’altro, a sostenersi a vicenda, a costruire ponti che ci leghino ad altre persone. E’ stato bellissimo per me , quando ho cominciato ad interessarmi all’Educazione alla felicità, scoprire che Epicuro, Seneca, Aristotele ma anche Martyn Selygman , Dan Gilbert , Rafael Bisquerra e David Bueno, sottolineassero che le relazioni sociali di qualità siano un ingrediente imprescindibile per la felicità . Quando ho cambiato quartiere e sono andato a vivere a contatto con persone molto ricche dal punto di vista materiale, ho visto proprio che questo tipo di relazioni lì mancassero proprio . Così come la carenza di beni materiali ti muove verso la socialità , alla stessa maniera l’eccesso di questi beni ti spinge verso l’individualismo . Conoscersi, conoscere , curare le relazioni e agire, come direbbe Aristotele, attraverso comportamenti etici , queste sono a parer mio le energie che ci muovono verso la pace e il benessere . Sono molto felice che ” L’Accademia della Pedagogia Viva ” sia partita benissimo, sono entusiasta nel vedere quanto questo progetto, che vuole attivare queste 4 energie, già dopo un mese dalla nascita stia spacciando tanta bellezza e benessere in giro . Abbiamo voluto che questo progetto fosse accessibile a tutti, abbiamo voluto che facesse brillare quelle discipline che ci aiutano a vivere meglio, abbiamo voluto che fosse un luogo di relazioni e nonostante la modalità online non sia il massimo per certe cose quello che sta accadendo è qualcosa di fantastico. Vedere centinaia di persone che la sera si interrogano insieme su come diffondere serotonina in un contesto educativo o su come si possa cambiare il nostro sguardo sulla realtà mi pare un segnale incredibile . Vedere persone di 50 anni che studiano o giocano insieme a quelle di 20 mi dà tanta energia, vedere che docenti italiani, argentini o spagnoli, che sono dei grandi riferimenti culturali in tutto il mondo, si mettono in gioco con umiltà ed entusiasmo mi dà tantissima speranza. Sto vedendo persone rompere la corazza della rassegnazione, sto vedendo gente scoprire la bellezza del fare e del cercare insieme e sento proprio che l’Accademia avrà un grande impatto sul benessere individuale e collettivo. Sono certo Dante sia felice quanto me

di Paolo Mai

per chi volesse curiosare su cosa sia l Accademia….

 

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